LE REGINE DEI RALLY.....
Propongo una bella sfida che divide gli amanti dei rally, sono uscite di produzione più di 10 anni fa, eppure sono nei cuori di molti appassionati, chi non ha mai desiderato averne una!! Via con il sondaggio!
FORD ESCORT RS COSWORTH
LANCIA DELTA HF INTEGRALE EVOLUZIONE
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--------FORD ESCORT RS COSWORTH--------
>>>>>>>>>>>>Introduzione
La storia della Escort RS Cosworth comincia molti anni prima che il primo modello venga prodotto, nello stesso momento in cui la Ford decide di mettere un motore turbo dentro la Sierra RS Cosworth. Quando i 5000 esemplari richiesti di Sierra RS Cosworth 3 porte vennero prodotti, Ford sentì di aver bisogno di un auto con la stessa potenza ma con più comfort e anche maggiormente predisposta a portare in giro la famiglia.
La risposta a questi requisiti era la Ford Sierra Saphire Cosworth a trazione posteriore. Sulla carrozzeria della Sierra 4 porte vennero installati motore trasmissione e sospensione della Sierra RS Cosworth 3 porte. Alla carrozzeria vennero apportate leggere modifiche dalla Sierra di serie con differenti prese dell’aria, fari fendinebbia altre piccole modifiche estetiche. Fu inoltre installato al posteriore un piccolo spoiler per controllare il carico aerodinamico alle alte velocità.
Dopo l’RS500 non ci furono tempi felici per la Ford Motorsport. Loro avevano bisogno di una nuova auto per gareggiare con la Lancia Delta HF Integrale e l’Audi Quattro. Questo portò allo sviluppo della Sierra 4 porte RS Cosworth 4WD. Apparentemente molto similare alla Shapire 2WD, ma sotto la carrozzeria i cambiamenti erano molti. Aveva un sistema di trasmissione integrale Ferguson con due giunti viscosi; uno sul differenziale centrale, l’altro sul differenziale posteriore. La potenza era ripartita al 34% sull’asse anteriore e al 66% sull’asse posteriori.
Il motore venne migliorato, cambiando l’80% delle parti comparse sulla Shapire Cosworth. I cambiamenti inclusero un nuovo monoblocco modificato di derivazione RS500, testa e pistoni più resistenti. Vennero inoltre installati un nuovo turbo Garrett T03 e un intercooler maggiorato. Questo portò a una potenza massima di soli 224cv, ma elaborando il motore se ne potevano avere molti di più. Ma non soddisfò purtroppo le aspettative della Ford. Nei due anni disputati nel campionato del mondo rally fece segnare una sola vittoria. Le ragioni di questa mancanza di risultati sono probabilmente il peso e le dimensioni della Sierra Shapire.
>>>>>>>>>>>L'Escort Cosworth
La Ford avrebbe avuto bisogno semplicemente di una macchina più piccola. Il modello che poteva soddisfare queste caratteristiche era la ESCORT. Ma purtroppo al momento non c’erano Escort con turbo e 4 ruote motrici che potevano essere omologate come macchine da rally. Venne allora prodotta una nuova variazione della berlina di casa Ford. La Ford sapeva di avere un buon motore con l’YBG che si celava nel cofano della Sierra Saphire, il piano di combattimento di Ford consisteva di mettere motore, trasmissione e sospensioni della Sierra RS Cosworth dentro ad un telaio Escort modificato. Ma, era semplicemente impossibile e dovette esser costruito un nuovo telaio e carrozzeria specificatamente per la Escort RS Cosworth. Più di 400 nuove parti vennero costruite per migliorarla: il telaio era resistente più del doppio rispetto ad un telaio Escort Standard. L’Escort Cosworth prese solo il 50% della carrozzeria dalla Escort standard.
La produzione dell’Escort Cosworth comincia il 19 febbraio 1992. La Escort RS Cosworth è il nuovo modello da rally di Ford, ha molto più successo delle sue sorelle: la Sierra Cosworth nelle versioni 2 e 4 ruote motrici. Il conto totale delle vittorie in gruppo A è 8 e dopo le modifiche apportate alla vettura per farla diventare WRC, riuscì ad agguantare ancora 2 vittorie. Nel 1994, dopo le 2500 auto richieste per l’omologazione prodotte, Ford propose sul mercato un nuovo “civilizzato” motore per l’Escort Cosworth.
Il nuovo propulsore è di base lo stesso in una nuova versione, ha un turbocompressore più piccolo (Garrett T25) ed un altro sistema di gestione del motore. Aveva meno turbo lag ma minor potenza sopra i 5500 rpm. La nuova Escort Cosworth rimase in produzione fino ai primi giorni del 1996 quando l’Unione Europea decise di introdurre un insieme di regolamentazioni per le auto e la Escort non poteva essere commercializzata senza alcune modifice.
L'Escort Cosworth beneficia in primo luogo di un'aerodinamica molto elaborata caratterizzata da una linea aggressiva il cui alettone posteriore non fa che sottolinearne l'originalità.
Nella parte anteriore, il spoiler è integrato al paraurti e la sua estremità inferiore riceve una falda regolabile che permette di fare variare l'appoggio. I passaggi di ruote sono allargati e forniti, verso la parte posteriore, di estrattori d'aria per ridurre le turbolenze aerodinamiche. E per migliorare il raffreddamento, prese d'aria sono presenti anche sulla parete frontale e sul cofano. Altra innovazione, la presenza dei cerchi in lega d'alluminio a 5 razze da 16 pollici (invece di 15 sulla sierra) che lasciano vedere i dischi, equipaggiati da pneumatici Pirelli P zero. Una scelta dettata dalla necessità di disporre di un prodotto capace di resistere ad un eventuale aumento di potenza...
Tra la dotazione troviamo dettagli sorprendenti degni di una berlina di categoria superiore come retrovisori elettrici, parabrezza riscaldato e chiusura centralizzata delle porte. L'interno in pelle è un'opzional, come il condizionatore. Parliamo sempre di un'auto che veniva venduta a 70'000'000 £ (35'000€). La presenza dei sedili RECARO è una garanzia supplementare di comodità che si conferma, mentre la presenza di una strumentazione con fondini elettroilluminescenti, ereditata direttamente dall' Aston Martin, risulta del bell'effetto e decora in modo originale il cruscotto al centro della quale si trovano i manometri di pressione olio, turbo ed il voltometro. Lo spazio interno permette ai passeggeri di sentirsi comodi, contrariamente ai bagagli che trovano poco spazio nel baule a causa della ruota di scorta. Ma questo dettaglio non ha molta importanza essendo un'auto di prestazioni piu' che di comfort.
Ciò che interessa soprattutto il pilota di una Escort Cosworth, è ovviamente il comportamento stradale legato a quello di un motore capace di sviluppare 220 cavalli. Basta fare alcuni chilometri per rendersi conto che Più il ritmo è elevato, più l'Escort sembra a suo agio. Il rumore dei 4 cilindri si trasforma rapidamente appena il turbo entra in pressione. Il cambio è un po' lungo, ma la selezione è perfetta, leggera e precisa. Ai cambiamenti d'appoggio, la RS non soffre e le sospensioni anteriori tengono anche con fondo bagnato. Quanto all'alettone, se limita la visibilità durante le manovre, fa bene il suo lavoro portando un carico aerodinamico sul treno posteriore.
La stabilità è un altro punto forte di questa Ford fatta soprattutto per passare il suo tempo tra frenate ed accelerazioni violente. I pneumatici Pirelli P zero si accordano a meraviglia con il temperamento dell'Escort. In una frenata molto sostenuta, può succedere che il pedale emetta alcune vibrazioni, ma senza sempre che ciò perturbi l'efficacia dei 4 dischi. Equilibrata nonostante il turbo l'Escort Cosworth possiede la facoltà rara di comunicare al suo conducente il piacere intenso che procura il controllo, poiché è soltanto in utilizzo sportivo intenso che si scoprono le sue qualità.
Per molte ragioni Ford decise lo stop della produzione, tra queste anche la volontà di non cambiare l’auto secondo i nuovi regolamenti.
E questo segnò la fine dell' Escort RS Cosworth, l’ultima vettura uscì dalla fabbrica il 12 gennaio 1996.
L’Escort RS Cosworth fu costruita in 7.145 esemplari di cui
3448 nel 1992 1143 nel 1993 1180 nel 1994 1306 nel 1995 68 nel 1996
In più ci sarebbero anche 937 scocche costruite dalla Karmann che sono state spedite direttamente a Bohream per assemblare le scocche ufficiali. Infatti la Karmann conteggia 8082 scocche costruite.
>>>>>>>>>>>>SCHEDA TECNICA
- Codice d’identificazione N5F - Tipo Sovralimentato, 4cilindri in linea - Turbocompressore Garrett T35 - Ordine di accensione 1-3-4-2 - Alesaggio 90,82 mm - Corsa 76,95 mm - Cilindrata 1993 cc - Rapporto di compressione 8,0:1 - Pressione di sovralimentazione 0,9 bar - Giri min. 900 rpm - Giri max. 6500 rpm - Potenza (DIN) 169 kW (227 cv) a 6250 rpm - Coppia (DIN) 299 Nm a 3500 rpm - Candele(consigliate) Nippon Denso PK20PR-PII - Candele(Di serie) AGPR 902 P - Marce 5 - Angolazione valvole 45°
Lubrificazione motore - Viscosità 5W/50 - Olio Mobil 1 or API SG/CD synthetic oil only - Capacità coppa olio 4,75 litri incluso filtro Intervallo cambio olio 10000 km - Escluso filtro 3,7 litri - Incluso filtro 4,2 litri
- Pressione minima olio* A 900/950 rpm: 1,8 bar A 2000 rpm: 2,4 bar *con olio SAE 50W/50 a 80°C
Sistema di raffreddamento - Capacità serbatoio di raffreddamento 7,5 litri - Tipo di antigelo Motorcraft Super Plus antifreeze
Trasmissione :
- Tipo Integrale permanente - Ripartizione coppia 34% sull’asse anteriore, 66% sull’asse posteriore - Frizione Carter a secco con disco singolo da 240mm. - Cambio Ford MT75 manuale a 5 rapporti con sincronizzatori - Rapporti di cambio l: 3.61:1 2: 2.08:1 3: 1.36:1 4: 1.00:1 5: 0.83:1 - Rapporto finale 3,62:1 - Differenziali Anteriore Centrale Posteriore - Ingranaggi planetari Ingranaggi planetari e giunto viscoso Ingranaggi planetari e giunto viscoso - Velocità max. 22,28 mph (35,86 km/h) per 1000 rpm in quinta.
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--------LANCIA DELTA HF INTEGRALE EVOLUZIONE--------
>>>>>>>>>>>>Introduzione
La Lancia Delta è un'automobile prodotta dalla Lancia dal 1979 al 1999 (con la seconda serie); rimane ancora oggi una delle auto meglio riuscite nella storia della casa ed è circondata da un alone intriso di mito e gloria dovuto principalmente alle vittorie ottenute nei rally.
La fama della Delta a livello globale deriva infatti dai suoi successi in ambito rallystico: unica vettura nella storia ad aver vinto ben 6 titoli mondiali consecutivi, dal 1987 al 1992.
>>>>>>>>>>>La Lancia Delta
Nasce nel 1979. Il design e' di Giorgetto Giugiaro. La meccanica e' a trazione anteriore con motore trasversale, sospensioni a quattro ruote indipendenti, impianto frenante a due circuiti incrociati con dischi e servocomando, sterzo a cremagliera. Inizialmente le cilindrate sono due: 1498 cc e 1301 cc, con quattro cilindri in linea, distribuzione ad albero a camme in testa, cilindri in lega leggera. Le potenze sono rispettivamente 85 e 75 CV DIN. Nel 1980, grazie al successo avuto tra il pubblico,le viene assegnato il premio "Auto dell'Anno" Nel 1982 viene presentata la 1600 GT e nel 1983 la HF Turbo. Nel 1986 in occasione di un primo restyling, la gamma sara' arricchita anche dalla Turbodiesel.
Nel 1982 viene presentato al Salone di Torino un prototipo 4x4. La meccanica e' quella del modello base; il motore e' di 1600 cc con turbocompressore che poi verra' montato sulla HF Turbo, erogante 130 CV DIN. Sul gruppo cambio-differenziale viene montato un differenziale ripartitore con presa di moto longitudinale per la trasmissione alle ruote posteriori. Sul ponte posteriore e' alloggiato un differenziale autobloccante.
DELTA HF 4WD
Nel maggio 1986 viene lanciata la Delta HF 4WD, concepita per l'utilizzo dell'utente comune.
La trazione e' integrale permanente; differenziale anteriore libero, differenziale centrale di tipo epicicloidale che ripartisce la coppia per il 56 % sull'asse anteriore e il rimanente 44% sull'asse posteriore, un giunto viscoso di bloccaggio applicato al differenziale centrale ripartitore di coppia e un differenziale posteriore Torsen. Il differenziale centrale garantisce una ripartizione di coppia tra i due assi in relazione all'effettivo grado di aderenza degli stessi. Il Torsen non e' autobloccante ma garantisce, rispetto a un differenziale normale, il massimo della trazione compatibile con l'aderenza delle ruote.
Il motore e' di derivazione Thema: 4 cilindri da 1995 cc con turbocompressore Garrett ed 8 valvole; eroga 165 CV a 5500 giri/min e una coppia di 29 Kgm con overboost inserito. Un sistema integrato con l'accensione a controllo elettronico con sensore di detonazione, impedisce l'entrata in funzione dell'overboost a motore troppo freddo o surriscaldato. L'overboost agisce sulla valvola waste-gate aumentando temporaneamente la pressione di sovralimentazione. Un intercooler riduce la temperatura dell'aria compressa da 120 a 70/50 gradi. Le valvole sono al sodio, le guide valvole in bronzo, i cuscinetti di biella di tipo trimetallico ed e' presente un radiatore per il raffreddamento dell'olio motore. L'impianto frenante ha dischi sulle quattro ruote; quelli anteriori sono autoventilanti.
HF Turbo
Gli interni sono gli stessi ela versione HF Turbo, con i sedili anatomici Recaro a richiesta. HF Integrale
Nell'ottobre 1987 viene presentata la Delta HF Integrale. L'evoluzione della Delta e' strettamente legato al suo impiego nel Campionato Mondiale Rally.
Il quattro cilindri due litri viene dotato di un nuovo turbocompressore Garrett T3 che permette una maggiore portata d'aria, la quale garantisce migliore rendimento e coppia piu' elevata. L'intercooler viene maggiorato. La valvola dell'overboost porta ora la pressione di sovralimentazione a 1 bar. Vengono rimappate le centraline elettroniche. Vengono adeguati anche valvole, guarnizioni e pompa dell'acqua. I radiatori dell'acqua e dell'olio vengono maggiorati.
La potenza sale a 185 CV a 5300 giri/min e la coppia e' di 31 Kgm a 3500 giri/min. I dischi dei freni vengono maggiorati, le pinze aggiornate con altre che garantisco maggior coefficiente d'attrito. La frizione e' uguale a quella della Thema 8.32. L'assetto viene migliorato alle maggiori prestazioni sportive. Esteriormente i paraurti hanno un nuovo disegno; i parafanghi sono piu' sporgenti e larghi. L'accentuata bombatura sopra le ruote consente l'alloggiamento di pneumatici di larga sezione (15"x6J). Integrale HF 16v
Delta Integrale HF 16V
Nel maggio 1989 un'altra evoluzione: la Delta Integrale HF 16V. Il motore ha ora la distribuzione a 4 valvole per cilindro. La potenza sale a 200 CV.
Un nuovo turbocompressore e la rimappatura della centralina elettronica I.A.W. di iniezione/accensione migliora la coppia. La coppia viene spostata sull'asse posteriore: la ripartizione e' ora 47/53 %. Si riduce così l'effetto sottosterzante. L'impianto frenante viene potenziato, modificato l'assetto delle sospensioni; la frizione e' a comando idraulico.
Sul cofano spunta un rigonfiamento di circa 3 cm e due griglie di prese d'aria che rendono la Delta ancora piu' aggressiva esteticamente. Il cofano rialzato e' necessario per l'alloggiamento del nuovo propulsore 16V. La waste-gate e' ora controllata elettronicamente: in questo modo la pressione di sovralimentazione e' in funzione di molte variabili (numero di giri, temperatura esterna dell'aria, apertura della farfalla, etc.) L'elevata potenza viene fornita in modo piu' progressivo e regolare.
I pneumatici diventano piu' larghi (15"x7J) e l'assetto ribassato. Viene introdotto per la prima volta a richiesta l’ABS e l’interno in pelle nera.
Per soddisfare i primi requisiti antinquinamento, viene prodotta anche una versione chiamata Delta Integrale HF Kat con motore 8v dotato di catalizzatore con sonda Lambda.
Questa versione, "fornisce" 177 CV. Esternamente presenta le stesse caratteristiche della versione 16v, a partire dal cofano motore ed e’ riconoscibile solo per “etichette” diverse, riportanti la scritta Kat al posto di 16v. HF Integrale
Delta HF Integrale
Nell'ottobre 1991 viene introdotta la Delta HF Integrale comunemente chiamata "Deltona" o Evoluzione 1.
L'esperienza maturata a livello agonistico ha condotto a quest'ultima "sintesi" dei progressi tecnologici. Esteticamente il cofano motore e' stato ridisegnato e le fiancate sono ancora piu' larghe. I fari sono lenticolari, e sul portellone posteriore spunta uno spoiler. Prese d'aria supplementari sul cofano e sulle bombature migliorano il raffreddamento del vano motore e dell'impianto frenante.
Il bocchettone del serbatoio carburante e' come quello usato nelle competizioni. Gli interventi a livello tecnico si sono concentrati a migliorare la tenuta di strada e la guidabilita'. Le carreggiate sono aumentate di 54mm anteriormente e di 60mm al posteriore. Valori notevoli che hanno sensibilmente migliorato la stabilita'. La sospensione anteriore e' stata ridisegnata, con gli steli degli ammortizzatori di maggior diametro, una diversa taratura e attacchi alzati di 12.5mm Gli attacchi superiori degli ammortizzatori anteriori sono stati collegati da una barra di alluminio. La sospensione posteriore impiega bracci trasversali, puntoni sovradimensionati, nuove molle, ammortizzatori con taratura piu' rigida, barra stabilizzatrice con nuova geometria. Sulle ruote anteriori le pinze dell'impianto frenante sono in alluminio di tipo fisso a doppi cilindretti, dischi autoventilanti di 26mm di spessore.
L'impianto di scarico prevede una tubazione singola con terminale da 60mm di diametro.
La potenza del motore e' salita a 210 CV a 5750 giri/min.
La pompa dell'idroguida garantisce un'efficienza con valori prossimi a quella usata per le competizioni. Sulla stessa idroguida e' stata aggiunta una serpentina di raffreddamento.
La velocita' massima e' di 220 Km/h e la Deltona impiega 5.7 secondi per passare da 0 a 100.
Viene introdotto per la prima volta a richiesta il condizionatore.
Per soddisfare i requisiti antinquinamento, anche questa versione viene fornita con motore 8V Kat. Questa versione, "fornisce" 186 CV.
Viene prodotta nei seguenti colori: Rosso Monza, Verde Bottiglia, Bordeaux, Bianche, Nere (con interni esclusivamente in Alcantara grigia).
Nel 1993 la produzione viene ceduta alla Maggiora, che rileva gli impianti Lancia di Chivasso.
Il motore 16v viene "aggiornato", aggiungendo il catalizzatore con sonda Lambda e diventando Euro1.
Grazie ad interventi mirati la potenza sale ancora, e raggiunge i 215 Cv a 5750 giri/min mentre la coppia cresce a 32 Kgm a soli 2500 giri/min. Questa Delta viene solitamente chiamata Evoluzione 2. Viene montato un turbo piu’ piccolo e cambia il controllo elettronico della centralina Magneti-Marelli: migliora la gestione degli iniettori e vengono attuati accorgimenti mirati per un miglior sfruttamento del turbo (anche a livello fluidodinamico). Il motore diventa piu' elastico, con minore ritardo del turbo, ma rimane meno "cattivo" della "serie" precedente.
E’ la prima Delta, dai tempi della 4WD, ad essere pensata espressamente per la vendita e non per le corse.
A livello estetico (e funzionale) si notano cerchi da 16" con pneumatici 205/45 ZR, testata dipinta di rosso, nuovi gocciolatoi tra superfici vetrate e tettuccio, sedili in Alcantara beige, nuovo volante Momo a tre razze, bocchettone carburante in alluminio.
Dotazione di serie con ABS e Aria Condizionata, viene eliminato il tetto apribile a richiesta.
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